martedì 30 dicembre 2008

Forse ci siamo?

Finalmente Giraldi si è fatto sentire nella figura di Filippo.
Le mie copie omaggio dovrebbero arrivare per gennaio e sempre da gennaio il romanzo (Il trafficante di destini) sarà disponibile e caricato su ibs.
Sinceramente?
Non ci speravo più...

sabato 20 dicembre 2008


BUON NATALE A TUTTI!!!

E CHE IL 2009 SIA UN ANNO MEMORABILE (IN POSITIVO NATURALMENTE) PER TUTTI!


giovedì 11 dicembre 2008

Prefazione Erzsèbet Bàthory - di Davide Longoni

PREFAZIONE



Parlare di horror, tanto in letteratura quanto al cinema, spesso e volentieri evoca nell’immaginario collettivo figure irreali che popolano più le antiche tradizioni o i nostri peggiori incubi che non la vita reale.
Ma quando è la realtà a superare la fantasia, quando una leggenda affonda le proprie radici in fatti storici documentati, ecco che il discorso prende tutta un’altra piega e si intuisce che, alla base di “certe storie”, esiste sempre un fondo di verità.
Uno degli esempi più classici è quello dei vampiri, esseri votati al Male che si aggirano nella notte assetati di sangue e che rimandano a certi miti dell’antichità come quello delle lamie: una delle rappresentazioni più moderne di questo archetipo è quella del nobile, o della nobile, che di giorno si comporta in maniera affabile e gentile e che di notte si trasforma nel terrore dei suoi concittadini. Questo modello prende la propria origine da personaggi realmente esistiti che hanno saputo creare e ritagliare intorno alla propria figura una sapiente miscela di arcano mistero leggendario e macabra e sanguinaria realtà.
E’ il caso del conte Dracula, ispirato a un aristocratico rumeno noto per la sua fama di “impalatore dei nemici” che portava il nome di Drakul.
E’ il caso della contessa ungherese Bàthory, soprannominata in epoca più recente e non a caso, “Contessa Dracula”.
E’ il caso, raccontato con sapiente maestria, del nuovo romanzo di Simona Gervasone, eclettica scrittrice del fantastico in grado di passare da un genere all’altro con un’agilità di stile e linguaggio senza pari, riuscendo sempre a trasmetterci il cuore pulsante dei suoi protagonisti, siano essi buoni o malvagi. Anche stavolta, con la storia delle contessa Bàthory e della sua corte, Simona è stata capace di regalarci un’opera fantastica che trae a piene mani linfa vitale dalle leggende che a loro volta trovano riscontro in fatti storici documentati e realmente accaduti.
Preparatevi a sorseggiare un dosato cocktail a metà tra fantasia e realtà, pronti a saltellare ora da una parte ora dall’altra del sottile limite che separa i due mondi.
Preparatevi ad affrontare la famigerata “Contessa Dracula” in tutto il suo sanguinario splendore!



Davide LongoniWebmaster www.lazonamorta.it

Sinossi Erzsèbet Bàthory

Sinossi: Erzsebeth Bathory – sangue e perfezione


Questo romanzo narra la storia di Erzsebeth Bathory, a partire dall’anno 1597, quando ha già 37 anni.

Erzsebeth, con il passare degli anni, comincia a notare sul proprio volto i segni inarrestabili del tempo e non ammette che il suo futuro possa riservarle il deterioramento naturale che affligge ogni essere umano. Ha dentro di sé un’aggressività che non riesce a gestire e il fatto di essere una donna potente le da i mezzi per arrivare a compiere inumane torture ed efferate uccisioni. È una donna profondamente sensuale e con il suo fascino riesce ad ammaliare uomini e donne senza distinzione.
Fin da ragazzina dimostra un carattere crudele e forte. Forse dipende dal suo essere figlia di due cugini. Forse ha un’origine genetica. Il matrimonio con Ferencz Nadasdy darà il via ad anni di fastidioso “apprendistato” presso la futura suocera Orsolya, che s’impegna affinché la giovane diventi la migliore tra le mogli. In questi anni, Erzsebeth mal sopporta di essere continuamente controllata e di non poter sfogare i suoi istinti. In questo periodo si getterà tra le braccia di un uomo affascinante e riuscirà a non farsi scoprire da Orsolya.
Ma è dopo il matrimonio che Erzsebeth comprende tutto il potere di cui dispone.
Basta uno spillo mal appuntato sull’abito perché la sarta colpevole venga punita nei modi più bizzarri e crudeli.
Ferencz torna di rado al castello di Csejthe e nonostante sia a conoscenza di alcune abitudini di sua moglie, non sa fino a che punto si spingano le punizioni e le torture. La ama con tutto se stesso. Ama la sua decisione, il suo portamento fiero, la sua aria misteriosa e la sua incredibile carica erotica.
Sono due le persone che sospettano di lei: Jànos Ponnikenus (pastore di Csejthe) e Emerich Megyery (tutore del figlio di Erzsebeth).
Megyery aiuterà una giovane a fuggire e vedrà con i propri occhi lo scempio del cadavere di una giovane serva. Da quel momento giurerà guerra alla contessa e una volta trovato un appiglio, svelerà i fatti di cui è stato testimone allo stesso re.
Ponnikenus dal canto suo, è terrorizzato da Erzsebeth, ma non può chiudere gli occhi di fronte ai continui funerali notturni.
Ciò che però lo spingerà a indagare più a fondo, sarà la morte di Ilona Harczy, giovane voce del coro della chiesa per cui provava un tenero affetto.
Ilona muore dopo aver suscitato la gelosia di Erzsebeth. Nessuna può essere più ammirata di lei alla corte viennese, dove si reca spesso per presenziare agli appuntamenti mondani, per comprare filtri magici e per discorrere di occulto con re Rodolfo.
A quel punto Ponnikenus non potrà fare a meno di leggere la vecchia missiva lasciatagli dal suo predecessore Andràs Berthoni e che fino ad allora non aveva voluto nemmeno prendere in considerazione.
La missiva contiene le indicazioni per poter giungere a una cripta dove sono contenuti i corpi delle giovani uccise dalla contessa quando Andràs era pastore di Csejthe.
Ponnikenus rimarrà sconvolto da ciò che vedrà e finalmente comprenderà che quel che si sente dire sul conto della contessa non è solo pettegolezzo.
Erzsebeth continua indisturbata a torturare e uccidere, ma avviene anche il suo avvicinamento alla stregoneria, per mezzo di Darvulia che la inizierà ai piaceri della morte.
Nei bagni di sangue cercherà il segreto dell’eterna bellezza; nel grasso degli animali cercherà il rimedio per mantenere la pelle morbida e protetta; nei cataplasmi di belladonna cercherà la cura per una pelle sempre più bianca.
Solo una serva riuscirà a suscitare l’interesse della contessa e ne diverrà l’amante. Si tratta di Vanka; giovanissima contadina dall’aria misteriosa quanto lei. La conquistano i suoi capelli di un rosso brillante e i suoi occhi profondi, dove le pare di rivedere se stessa.
Darvulia non ammette che questa serva goda di tanti favori e s’ingegna per spingere la contessa a sacrificarla. La spingerà a credere che sia una pericolosa strega e che il suo sacrificio potrebbe portarle un immenso giovamento. Da quel momento qualcosa si spezza una volta di più dentro Erzsebeth e nulla la trattiene dal mettere in atto le torture più fantasiose.
Accade però che re Rodolfo abdichi a favore del fratello Mattia, fervente cattolico e per nulla incline all’occulto.
Da quel momento in avanti, i pettegolezzi sulla contessa si faranno sempre più insistenti e arriveranno alle orecchie di re Mattia e del Palatino Thurzò (cugino di Erzsebeth), ma non sarà questo a fermarla.
Nulla può fermare le stragi giornaliere, la ricerca della perfezione e del potere assoluto sulla vita e sulla morte. Con l’aiuto di Darvulia, Dorkò, Jo Ilona, Kata e Fizckò, ucciderà più di 600 giovani, ne berrà il sangue, vi farà il bagno, darà vita a incantesimi, tenterà di togliere di mezzo i suoi nemici.
Ma è con l’arrivo di Erza Majorova che inizia il vero declino.
Erza la spinge a sacrificare giovani vergini di nobile estrazione per poter beneficiare di un sangue più puro. Presto queste morti insospettiranno re Mattia e il Palatino e inizierà una vera e propria indagine, capeggiata dal nemico di sempre: Megyery il rosso.
Erzsebeth non si darà per vinta nemmeno quando si vedrà con le spalle al muro.
Insieme a Erza Majorova andrà incontro al maligno, darà vita a riti e trappole avvelenate per eliminare i suoi nemici. Prima tenterà di avvelenare Ponnikenus e poi addirittura il re. Entrambi si salveranno; Ponnikenus grazie al suo sospetto e re Mattia, grazie all’intervento di Doricza, domestica alle dipendenze della contessa.
Con il passare degli anni, Erzsebeth da sempre più l’impressione di aver totalmente perso la ragione, di essere inquieta, angosciata, sola e lontana dal mondo che la circonda.
Neppure le aperte accuse formulate da Thurzò, riusciranno a farla confessare.
Neppure la condanna a morte dei suoi accoliti riuscirà a farla sentire persa.
Nemmeno la sua condanna al carcere a vita le toglie il sogno di vivere in eterno con la sua bellezza intatta… e forse la morte le darà quello che sempre ha cercato in vita.

La gravidanza non è una malattia... capitolo VIII

LA DONAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE


Proprio in questo momento così importante della nostra vita, come abbiamo pensato a lasciare al nostro piccolo un mondo più pulito optando per i pannolini ecologici, a maggior ragione dobbiamo pensare agli altri e fare qualcosa di davvero impagabile: donare il cordone ombelicale.
Non so bene perché, ma non se ne parla molto, il ginecologo non ne fa menzione e men che meno si trovano fogli informativi in ospedale… eppure se tutte noi lo facessimo molte vite avrebbero la possibilità di essere migliori.
Il cordone ombelicale contiene un tipo di sangue molto simile al midollo osseo, capace di generare globuli rossi, globuli bianchi, piastrine. Viene usato per i trapianti e lo può sostituire in tutto e per tutto.
Pensate a quei bambini costretti a continue trasfusioni e che hanno pochissime possibilità di trovare un donatore di midollo compatibile.
Pensate a quanto pochi siano i donatori di midollo osseo e quanti invece i malati in lista d’attesa.
Pensate a questi stessi donatori che si sottopongono all’estrazione del midollo nonostante non sia affatto piacevole e solo per dare una nuova vita al prossimo.
Noi abbiamo la possibilità di farlo senza alcuna sofferenza per noi e per il nostro bambino, infatti il sangue viene prelevato al momento in cui il cordone è già stato reciso e il nostro bambino si lascia andare ai primi vagiti.
Raccolto poi in sacche sterili viene inviato alla Banca del cordone ombelicale dove verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti e poi conservato a una temperatura di circa centonovanta gradi sotto zero.
Abbiamo la possibilità di donare qualcosa che altrimenti verrebbe gettato.
Pensate che in un momento bello come la nascita di vostro figlio non c’è nulla di più bello che pensare che voi due insieme (voi tre va… includiamo anche il papà che ha dato il contributo al miracolo!) farete quel giorno un ulteriore regalo al mondo: una possibilità di vita ad altri bambini meno fortunati.
Per fare questo non dovete fare chissà cosa. Basta che ne parliate con il vostro ginecologo o direttamente con il reparto di ostetricia e ginecologia del vostro ospedale. Loro sapranno darvi tutte le informazione e l’unico vostro impegno sarà quello di fare un esame del sangue per stabilire che non vi siano anomalie al momento del parto e uno dopo sei mesi per conferma.
Dopo tutti quelli che avete fatto in gravidanza non vi spaventerà mica quest’ultimo vero???
No, sono sicura di no, come sono sicura che sarebbero tante di più le donne disposte a farlo se solo lo sapessero!
Ricordate: dovete dare un consenso scritto se no questa preziosa fonte di vita verrà gettata via.
Non pensate: se mi ricordo bene se no pazienza. Pensate che potrebbe servire un giorno a qualcuno che vi è caro. Pensate che per un vostro tentennamento oppure una dimenticanza qualcuno rimarrà senza speranze. Pensate agli occhi di quei bambini che vivono da anni tra ospedali e trasfusioni e vedrete che farete di questo impegno una priorità.
L’arrivo di un figlio non deve essere solo la soddisfazione di un nostro desiderio egoista, ma il punto di partenza per impostare la nostra vita in un modo totalmente diverso.
L’arrivo di questo miracolo deve aprirci il cuore verso il mondo intero e non farci diventare ancora più egoisti di quel che già siamo.
Non vi sto dicendo che dovete donare tutto il vostro patrimonio accumulato in anni di duro lavoro oppure che dovete rinunciare voi a qualcosa di insostituibile.
Donare il cordone ombelicale e usare pannolini ecologici non richiede chissà quale sforzo, sofferenza o privazione, ma solo amore per il prossimo che scaturisce dal solo guardare la nuova creatura che è venuta al mondo e che non chiede altro che di vivere circondata da questo amore e da un mondo pulito… esattamente come gli altri.
Se volete saperne di più troverete l’estrema gentilezza di WWW. ADISCO.IT

La gravidanza non è una malattia... capitolo VII

PANNOLINI E AMORE PER L’AMBIENTE

Ma veniamo ai pannolini.
Nei tre anni di vita del bambino si spendono all’incirca millecinquecento euro di soli pannolini senza contare l’incredibile mole di spazzatura che ci metterà centinaia di anni per “sparire”.
Certo… gli usa e getta sono pratici, ma se non volete farlo per voi fatelo per il vostro bambino.
Non volete che viva un giorno su cumuli di spazzatura no?
Il vostro contributo è importante perché stiamo parlando di tonnellate di spazzatura per OGNI bambino, non di pochi chili.
Fatelo per lui e di certo non vi peserà lavare qualche pannolino ecologico.
Per di più con circa trecento euro sarete a posto da quando nasce a quando inizierà ad usare il vasino e potrete persino utilizzarli per un eventuale secondo figlio.
Anche in questo ci viene in aiuto internet a meno che non viviate in uno di quei paesi sensibili all’argomento che stanno incentivandone l’acquisto.
Vi ricordo che in nord Europa li usano in moltissimi e ne sono del tutto soddisfatti.
Non pensate di dover fregare via la pupù… non è così. Esiste infatti una sottile pellicola biodegrabile che va gettata nel water come fosse normale carta igienica e preserva il resto del pannolino.
Non pensate ai ciripà di una volta. Quelli di oggi sono molto più sofisticati e vengono incontro alle nostre esigenze.
Tutti noi ci lamentiamo della sporcizia che troviamo per strada e non saremo certo contenti se ci aprissero una discarica sotto casa. Pensiamoci prima che sia troppo tardi e diamo una mano nel nostro piccolo e soprattutto per i nostri piccoli. Se lo facessimo tutti sarebbe davvero una svolta importante.
Tra l’altro non dovrete lavarli a mano o fare una lavatrice solo per quelli.
Se nemmeno questo vi convince pensate al fatto che risparmierete un sacco di soldi, le corse al supermercato per comprare i pacchi di pannolini usa e getta e le frequenti gite per buttare la spazzatura.

La gravidanza non è una malattia... capitolo VI

ACQUISTI CON SENSO

Ecco che ci siamo!
Finalmente sentite dei movimenti strani che non sapete bene identificare, ma ne siete certe: non può che essere lui!
Col passare delle settimane diventerà sempre più facile percepirne i movimenti e da un giorno all’altro sentirete il primo calcio.
Il vostro piccino sarà lungo all’incirca una ventina di centimetri eppure scalcia come Luca Toni durante i mondiali!
Questo non potete confonderlo con nient’altro.
Non vi stupite se farete un salto quando lo sentirete perché arriverà inaspettato e finalmente vi farà assaporare in modo totalmente diverso la vostra condizione.
La pancia comincia ad arrotondarsi davvero e se mettete delle maglie non troppo larghe se ne accorgerà anche chi vi incontra per strada. Non sembrate più in soprappeso, ma solo e semplicemente incinte e radiose.
Forse è questo il motivo per cui tutti sostengono che siate più belle. Perché finalmente siete felici. Avete accettato la vostra condizione, non pensate affatto al futuro, ma solo alla vostra pancia. Sarete madri e lo sarete fino in fondo nel migliore dei modi.
Ora lo sapete!
E’ presto per fare acquisti?
Un po’ sì in effetti, ma non resistete… avete bisogno di cominciare a preparare il nido.
Non lasciatevi tentare dalla prima cosa che vedete soprattutto se siete normalissimi dipendenti con stipendio da fame, affitto da pagare e quant’altro.
Nei negozi vedrete lettini in filigrana d’oro con topazi ed inserti di madreperla perché se no non si spiega perché costino quanto un’intera nuova stanza matrimoniale.
Vedrete passeggini con l’autoradio e aria condizionata… per cui vi basterà stipulare un mutuo.
Non fatevi tentare!
Tutto quel che riguarda l’infanzia come quel che riguarda il matrimonio è esageratamente caro (e state parlando con una persona che si è sposata spendendo quattromila euro e non cinquanta non rinunciando assolutamente a nulla).
Abbiamo internet?
E allora usiamolo!
Troverete svariati forum dove agguerritissime mamme si danno consigli su tutto. Dal passeggino al biberon.
Valutate tutti i pro e i contro senza fermarvi solo all’apparenza.
Ci interessa avere la carrozzina con pizzi e merletti?
No?
Allora consideriamo praticità, economicità e naturalmente buona fattura.
Inutile comprare un passeggino/carrozzina/ovetto auto (i trio per intenderci) di una marca sconosciuta che nessuno ha mai sentito nominare ad un prezzo ridicolo perché potrebbe anche non essere proprio un affare.
Io personalmente ho girato settimane su internet trovando poi molti commenti positivi su di un passeggino trasformabile in carrozzina della collezione del 2007.
Collezione del 2007?
Ebbene sì…
Ci sono le collezioni che di anno in anno vengono sostituite con quelle nuove, ma nei magazzini delle varie case costruttrici ce ne sono ancora di quelli dell’anno passato!
E non costano una follia come quelli della nuova collezione.
Ebay è il vostro sogno a questo punto perché solo lì e ripeto, solo lì riuscirete a trovare delle vere e valide offerte di rivenditori affidabili che vi faranno avere il vostro passeggino/carrozzina più ovetto auto ad un prezzo ragionevole.
Certo anche il negoziante sotto casa può farvelo avere… ma con circa un centinaio di euro in più di spesa e… mi dispiace per i negozianti, ma noi tutti dobbiamo fare i conti con ciò che guadagniamo e cento euro in più per noi sono tanti.
In più il prodotto è uguale… stessa marca, sempre nuovo… perché diavolo devo pagarlo cento euro in più???
Girovagando su internet vi imbatterete poi nei completini letto…
Sete pregiate?
Pietre preziose?
Si lavano da soli?
Ne compri uno e loro si moltiplicano come i gremlins così da non doverne acquistare altri?
Non si capisce il motivo ma costano un occhio della testa!
Avete un centro Ikea vicino a casa?
Bene, andateci e uscirete da lì con tutto il necessario per il lettino senza spendere nemmeno cento euro.
Completi letto che comprendono copripiumone, cuscino, lenzuola, federa a circa una quindicina di euro.
Lettini che vanno dai quaranta euro circa in su e vi assicuro che sono di ottima fattura.
Non sto dicendo che bisogna risparmiare A TUTTI I COSTI. È evidente che non andremo a comprare lenzuola cinesi che non sappiamo nemmeno quali genere di tintura abbiano sopra, ma se dobbiamo fare i conti con i nostri miseri stipendi da fame non è il caso di farsi spennare.
Spennare! Questa è la parola esatta. Rapinare! Eccone un’altra che calza a pennello.
Non c’è un solo diavolo di motivo per cui queste cose debbano costare dieci volte tanto e quindi armiamoci di pazienza e cerchiamo l’offerta più conveniente.
Sempre su internet c’è poi un sito di cui non faccio il nome… somiglia a bimbo… market… forse… può darsi…
Lì potrete trovare i paracolpi belli spessi e colorati, sdraiette e dondolini per neonati a prezzi più che competitivi e non sono provenienti dal Mozambico… sono le solite marche sicure e controllate.
Vi trovate anche un vasto assortimento di materassi antisoffoco, ortopedici ecc e un sacco di altre cose utili e indispensabili.
Insomma non rassegnatevi a spendere per pigrizia, ma fate tutto il possibile per non dover accendere un mutuo!
Gli abiti per voi.
Arrivate ad un certo punto vi renderete conto che non vi entra più nulla. E’ importante indossare abiti comodi che non stringano in vita e che non vi facciano sentire fuori luogo.
I premaman?
Bè, se avete tanti soldi da buttare potete sbizzarrirvi, se no basta qualche comodo paio di pantaloni della tuta tipo pantajazz o simili, qualche maglia comoda e sarete a posto.
Magari regalatevi un abito per occasioni speciali tipo una serata in pizzeria con gli amici oppure per andare a spasso sotto i portici il sabato sera, ma non vale certo la pena di lasciare un intero stipendio nelle casse di quei negozi che vendono abiti premaman.
I soldi che risparmierete potrete magari usarli successivamente per qualche bel massaggio linfodrenante!
Non abbiate paura del vostro corpo che cambia.
Vi troverete mille difetti, ma non dureranno per sempre.
Vestite di nero sembrate l’orca assassina e potreste anche diventarlo se solo qualcuno vi facesse notare che insieme alla pancia avete messo su anche un bel po’ di sedere!
Di bianco non se ne parla proprio!!!
Non importa!
Avrete tutto il tempo di rimettervi in sesto.

lunedì 1 dicembre 2008

Vi presento un'artista!

http://arlettepasero.blogspot.com/

Questa è una mia amica ed è una delle più brave pittrici che io abbia mai conosciuto.
Vi invito a visitare il suo blog!!!

La sesta era ed Erzsébet Bàthory scontati su ibs!!!

http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=simona+gervasone

Sconto del 20%!!